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Storia

Rwanda

Il Centro S. Maria di Rilima è nato nel 1985 per volontà dell’allora Parroco di Rilima e dei responsabili della Diocesi di Kigali, per sostenere i bimbi malnutriti ed orfani nei primi anni della loro vita e per promuovere la riabilitazione motoria per i bambini ed adolescenti con deficit motori congeniti o acquisiti nei primi anni di vita.
Le prime costruzioni iniziarono nel 1985 ad opera di una Organizzazione Non Governativa (ONG) italiana “Amici del Rwanda” (ora Amici dei Popoli) con l’approvazione di un progetto riconosciuto dalla Comunità Economica Europea (CEE).
La piccola struttura iniziale venne inaugurata nel luglio del 1988 e comprendeva un padiglione di assistenza della prima infanzia per bimbi malnutriti, compresi tra 0-3 anni, ai quali si assicurava un’adeguata assistenza infantile.
Era stata costruita anche una piccola palestra per la terapia riabilitativa motoria di bambini e ragazzi handicappati.

Da subito si costituì un’Associazione volontaria senza scopo di lucro con carattere rwandese – A.S.B.L. (Association Sans But Lucratif) denominata “Association Pour l’Aide et l’Assistance au Hadicapes et Orphelins du Rwanda”, i membri eletti a sostegno di questa attività erano e sono tuttora in parte rwandesi ed in parte italiani.


Nel mese di settembre del 1989 si iniziò la seconda parte della costruzione del Centro, curata dalla ONG - Fondazione G. Tovini di Brescia, con un progetto approvato dal Dipartimento della Cooperazione italiana del Ministero degli Affari Esteri.
Questo secondo lotto di costruzioni ha visto la nascita del blocco operatorio (sala operatoria, sala di rianimazione, sala per sterilizzatrice, farmacia, ecc.), la lavanderia, i vari magazzini, gli alloggi per i volontari.
Dall’Italia sono stati inviati numerosi container per fornire di mezzi e materiali il Centro e per assicurare una adeguata e completa sistemazione di quanto si andava a costruire. Questo impegnativo lavoro venne svolto da Volontari e sostenitori italiani che per diversi mesi si alternarono nel lavoro manuale al Centro, infatti non si è trattato solo di completare le opere edili che mancavano ma di attrezzarle con tutta la struttura impiantistica di tipo elettrico, idraulico e sanitario.
Sono state costruite le cisterne per l’acqua collegate ai nuovi serbatoi innalzati che garantiscono per caduta l’acqua il ogni stanza del Centro, è stato installato un adeguato sistema elettrico collegato ad una centrale composta da tre motogeneratori per la produzione di energia elettrica, sono state installate alcune batterie di pannelli fotovoltaici, che garantiscono una adeguata illuminazione notturna.





Duranti i tragici avvenimenti bellici in Rwanda del 1994, il Centro fu per diversi mesi utilizzato dalle ONG internazionali: Medecins Sans Frontières, Croce Rossa, CUAM.

In particolare dal settembre 1994 all’agosto 1995 fu utilizzato dal CUAM - ONG di Padova – come ospedale generale per la popolazione locale e per i molti profughi presenti nella zona.

Terminata l’emergenza, si dovette provvedere ad un generale riordino e collaudo di tutta la struttura al fine di garantire, in piena sicurezza, la ripresa dell’attività per la quale il Centro è nato.


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