Fondazione Rilima Augere Onlus


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Rino Berlendis

Classe 1937, mani robuste da lavoratore, parlata misurata e saggia di chi nella vita ne ha viste tante: questo è Rino Berlendis, l'alpino dell'anno 2006 e cofondatore dell'associazione Augere.
Da trent'anni Rino fa su e giù con l'Africa, infaticabile, per aiutare i bambini, i suoi amici, i più piccoli, i più deboli.
Gioventù trascorsa in valle Brembana, nel 1959 alpino di Leva nell'Orobica, nel 1963 il matrimonio con Flora dalla quale ha avuto due figli: Barbara e Andrea. Poi il lavoro alla Manifattura Valle Brembana di Zogno.
Ma il destino aveva già deciso che qualcosa che avrebbe legato indissolubilmente quell'alpino all'Africa e all'impegno missionario.
'All'inizio degli anni 60' - racconta Rino - all'asilo di Zogno fu assegnata una suora: si chiamava Suor Teresa Bella.
Non sembrava molto felice fra le nostre montagne, lei continuava a dire che doveva andare in missione e così chiese il permesso di partire'.
Alla fine degli anni '60 Suor Teresa parte per il Borundi, ma non si dimentica di Rino che le era stato amico nell'aiutare l'asilo di Zogno. Suor Teresa gli scriveva che laggiù c'era tanto da fare e che aveva bisogno di aiuto, ma Rino aveva un lavoro e una famiglia da mantenere e non sapeva come fare.
Finchè il giorno di natale del 1978 il destino bussò alla porta. 'Mia moglie andò ad aprire. C'era un signore di colore che non parlava neppure l'italiano.

Pensavo che fosse un mendicante e ho detto a mia moglie di farlo entrare. Era Natale e avevamo cibo anche per lui.
Quando siamo riusciti a capirci è saltato fuori che non era un poveraccio ma addirittura il vescovo della diocesi di Suor Teresa in Burundi. Era venuto a prendermi'.
Da quel Natale la vita della famiglia Berlendis cambiò radicalmente. Rino cominciò a viaggiare radicalmente prima in Burundi e dopo un paio di anni in Rwanda dove la suora era stata trasferita. Durante l'anno Rino lavorava alla manifattura e fece un accordo con i datori di lavoro: tutti glis traordinari sarebbero diventati ferie per andare in Africa. Così straordinari su straordinari Rino riusciva a mantenere la famiglia ed a raggiungere almeno due mesi l'anno Suor Teresa a Gashora, nel sud del Rwanda, dove in quasi trent'anni di sforzi con altri volontari è stato costruito il Centro Santa Maria di Rilima che provvede a curare bambini disabili con malformazioni ortopediche.
Non solo Rino ha sacrificato se stesso lavorando più del dovuto per avere ferie ma ha chiesto sacrifici anche alla sua famiglia che ha rinunciato a vacanze e si è spesa direttamente per il progetto di Rino, che inoltre mette a disposizione degli altri la sua passione: l'arte del legno. Nei ritagli di tempo crea presepi da ceppi di ulivo, con il cui ricavato acquista materiale per il Centro di Rilima. Fino ad oggi ne ha realizzati più di duemila: le sue mani non si fermano mai e scolpiscono, costruiscono, donano.


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